Serena Pescarmona

Serena Pescarmona è maestra di incisione su vetro.

Le sue opere sono realizzate su lastre che poi arricchisce con cornici importanti e una retroilluminazione a led che consente di svariare tra decine di colori differenti.

Ciò dona ai suoi lavori un’immagine sempre nuova e accentua l’aspetto gradevole, legato all’immagine visuale.

Tuttavia, al di là della peculiarità creativa e della proposta artistica originale, quanto interessante, il vero valore di Serena Pescarmona si misura nella prepotenza poetica.

L’artista, infatti, è una filosofa del suo tempo, che analizza con impeccabile acume.

Le opere non sono elementi d’arredo, come verrebbe da pensare poiché catturati dai giochi di luce. Al contrario, si tratta di lavori che occupano anche quasi un metro quadrato. Grandezza più che importante se consideriamo il fatto che il supporto su cui realizza i suoi disegni è vetro.

E sul vetro, Serena Pescarmona racconta il suo pensiero, come scrivesse su un diario a cui confessare ogni segreto.

I suoi racconti prendono in esame il mondo, la società in cui vive, il proprio tempo.

L’artista narra di emozioni e di sentimenti, che vorrebbe moltiplicare come i tanti cuori che saturano la lastra in una delle sue opere più suggestive.

Viviamo un momento in cui sentimenti come l’amore, la fratellanza, il senso di unità, sono concetti sviliti da una discultura che lascia prevalere la discriminazione sociale.

La sua concezione dell’arte è decisamente concettuale, sebbene le sue opere siano anche gradevoli e icone di eleganza e di bellezza.

Serena Pescarmona affronta temi che sono matrici per decodificare il nostro tempo. Il perché siamo giunti fin qui. Punti di domanda e nubi che non cerca di diradare. Non offre soluzioni a buon mercato, ma confeziona gli strumenti perché chi osserva si interroghi.

Parla della paura kafkiana del viaggio, cioè del timore di abbandonare il conforto di un giaciglio che sembra sicuro, ma che, anche quando è davvero tale, il più delle volte impedisce di spiccare il volo.

Parla del tempo, unico elemento capace di governare l’intero pianeta e tutti gli esseri umani: lavoro, tempo libero, gioco, studio, vacanze, viaggi… ogni cosa è regolata dal tempo e nessuno è in grado di svincolarsi.

Con il tema del tempo, l’artista abbraccia tutti i problemi sociali che legati ad esso, dalla frenesia della vita metropolitana, al lavoro.

Non a caso, per quantificare gli emolumenti percepiti da un lavoratore, per i lavori più umili ci si affida proprio a quantificare il tempo.

In pratica, si dà un prezzo alle ore di vita di un individuo.

Serena Pescarmona parla della debolezza delle donne, che poi è la loro reale forza. Come soffioni nel vento, che si sgretolano per ogni folata, poiché delicati e leggeri, ma possono lasciarsi cullare e trasportare lontano in virtù della leggerezza e dell’assenza di opposizione. Parla del caos che regna nel mondo contemporaneo, soprattutto dopo che le politiche contro la pandemia hanno creato divisioni sociali e discriminazione.

L’artista invita ad andare oltre ciò che si vede e si ascolta. Non esistono verità, ma punti di vista differenti della realtà. Pescarmona stimola chi osserva le sue opere a pensare, fornendo tutti gli elementi per raggiungere alla propria visione della realtà.

Un’artista originale, una filosofa matura ed esaustiva.

 Serena Pescarmona è una suggestiva realtà non soltanto dell’arte contemporanea italiana, ma della cultura del nostro Paese.